Bruce Henderson, cresciuto in Oklahoma, formatosi musicalmente ad Austin, è un cantautore che ulula ancora alla luna newyorkese, anche se oscurata dai grattacieli. Carismatico front-man deiHigh Plains Drifters, una delle più belle realtà della scena roots-rock della Grande Mela, Henderson firma un esordio solista di tutto rispetto. Le sue dinamiche ballads portano una ventata di freschezza nel panorama cantautorale East-coastiano. Hank Williams e Joe Ely siintrecciano in questo personaggio la cui personalità sembra in grado di far rivivere, in una grande città, le aperte, secche, ventose immagini di un realistico South-West.
Accompagnato da una band di grandi professionisti - quasi tutti membri della Saturday Night Live house-band come G. E. Smith (Dylan) e Andy York (Mellecamp), chitarre, Charlie Giordano, tastiere, S.Pelton e F.Ossola, sezione ritmica, Dave Mansfield, violino e pedal steel - Henderson tratteggia ritratti dolci-amari di personaggi e paesaggi del West.
Il viaggio poetico-musicale di Henderson evidenzia il contrasto tra le desolate, assolate ma accoglienti praterie, il country, e la dura e grigia solitudine tra la folla, il folk-rock urbano ed il r'n'r. Nelle sue canzoni traspare il desiderio di evasione, il profondo significato, quasi una allegorica necessità, del 'viaggio-fuga' fuori dalle grandi realtà urbane per trovarsi e ritrovarsi (Texas Or New Mexico e City Folk).
Le pulite e lineari architetture sonore di Henderson ben si adattano anche al rock (I Can Drive), ed un ruolo determinante hanno G.E. Smith & Co., ma il meglio lo ottiene quando il terso e pulito country-feeling illustra psico-drammi immortali, storie, romantiche o drammatiche, che avrebbero potuto cantare anche i suoi immaginari mentori (Big Moon, The Wheels Roll).
Un personaggio che piace a Robert Altman.